Generative AI: che cos’è e come può essere utile nel mondo dello sport?
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Potreste aver sentito parlare, di recente, di Generative AI. Alcuni hanno addirittura definito il 2022 come “l’anno della Generative AI”. C’è molto fermento ed entusiasmo intorno a questa nuova tipologia di tecnologia e a quello che può significare per il futuro di molti settori.
Ma che cos’è la Generative AI e come può essere implementata nello sport?
CHE COS’è LA GENERATIVE AI?
Non si tratta di un’invenzione del 2022. La tecnologia che supporta la Generative AI esiste da diversi anni, ma è stata recentemente ripensata per costruire quella che è oggi conosciuta come Generative Artificial Intelligence. Il termine e la tecnologia sono diventati di uso più comune a causa di alcuni prodotti ad essi connessi. Applicazioni come Google Open AI e Stabel AI l’hanno resa nota al grande pubblico.
Fino ad oggi, l’intelligenza artificiale è stata usata soprattitto come strumento di analisi, utilizzando grandi quantità di dati per individuare, riconoscere, segmentare, fare previsioni. La Generative AI, come spiega Sequoia Capital, fa un passo in avanti. Le macchine stanno ora “creando qualcosa di nuovo anziché limitarsi ad analizzare qualcosa che già esiste”.
COSA SIGNIFICA NEL CONCRETO?
“La tecnologia impara acquisisce informazioni sul mondo reale grazie a, nel nostro caso, milioni e milioni di dati visivi, immagini, video” spiega Asaf Cohen, VP of Sales dell’israeliana Bria, podcast The Mix Zone di Infront Lab.
"Comprende il modello sottostante relativo ai dati che vede, in modo da poter generare dati simili, nel nostro caso immagini e video", aggiunge. "Altre Generative AI utilizzano questo tipo di tecnologia per generare testi, per aiutarti a scrivere una e-mail [per esempio]".
Bra.io permette ai comunicatori, inteso come chiunque usi immagini e video per scopi commerciali, di veicolare un messaggio commerciale con nuove immagini generate dall’intelligenza artificiale.
“Permettiamo loro di essere creativi”, afferma. Possiamo abbattere vincoli e barriere e consentire al marketing, ad esempio, di generare il loro contenuto visual senza bisogno di designers o di competenze specifiche in ambito grafico. Si tratta di una modalità di applicazione estremamente semplice.
Bria consente ai creator di personalizzare immagini, modificare parti di esse come le espressioni dei soggetti in foto, rendendoli contenti, sorpresi o arrabbiati. Si possono cambiare sfondi o dare movimento ad immagini statiche. Essenzialmente un’immagine può essere declinata in tantissimi modi, facendo quindi risparmiare tempo e denaro.
COME PUò LO SPORT SFRUTTARE TUTTO QUESTO?
Ci sono moltissimi modi in cui lo sport può utilizzare questa tecnologia, che spaziano dal marketing alle sponsorizzazioni fino al fan engagement.
La globalizzazione ha trasformato leghe, club e atleti in fenomeni internazionali piuttosto che realtà locali. I nomi più importanti nello sport hanno fan in tutto il mondo, di conseguenza il marketing che li riguarda, con immagini di fan simili, è ora più facile e più veloce. Un’immagine di una nuova divisa o maglia piò essere usata per creare decine di immagini diverse a seconda della tipologia di fan. Ad esempio, è possibile creare un’immagine dell’Emirates Stadium gremito di tifose dell’Arsenal, spiega Cohen. O un’immagine con tifosi più giovani o più vecchi. La Generative AI può aiutare così a intercettare specifici target di audience.
Per quanto riguarda il fan engagement, tecnologie come Bria permettono agli enti sportivi di creare competizioni fornendo loro la tecnologia su sito o app, condividendo una singola immagine con i tifosi e chiedendo loro di ricrearla grazie alla Generative AI.
Un esempio recente viene dai Mondiali FIFA in Qatar 2022. L’attivazione di VISA ha dato vita a cinque momenti iconici grazie all’arte generativa (spingendosi anche oltre poiché sono stati mintati come NFT per consentirne la proprietà digitale).
I tifosi di calcio che hanno partecipato al FIFA Fan Festival di Doha hanno avuto anche la possibilità di trasformare i loro movimenti in campo in opera d’arte digitale grazie all’esperienza offerta da VISA.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE ETICA
Creare questo tipo di immagini è etico?
“Si tratta di un tema molto importante quando parliamo di computer che generano nuove immagini che prima non esistevano” dice Cohen.
Utilizzare queste tecnologie in modo sbagliato può essere pericoloso, aggiunge. Per questo motivo, Bria lavora con un’avvocato responsabile di questo tema, con un dottorato in Filosofia ed Intelligenza Artificiale Etica. “Lei partecipa a tutto quello che facciamo e rivede proattivamente la nostra tecnologia” afferma.
Bria ha aggiunto un ulteriore livello di sicurezza mettendo dei “paletti” alla loro tecnologia, così che le aziende che la utilizzano non possano farlo in maniera impropria. Bria non permette l’utilizzo di volti di persone reali o lo scambio di volti e corpi. La tecnologia consente unicamente di creare immagini completamente nuove.
Le innovazioni tecnologiche stanno cambiando il modo in cui lavoriamo, rivoluzionando tutto, dall’email marketing a come comunichiamo con i fan. Nuovi strumenti, come la Generative AI, saranno probabilmente sempre più interconnesse con ciò che facciamo nel mondo dello sport. Per prima cosa, dobbiamo imparare a fidarci di loro, dice Cohen.