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L'ascesa delle donne nel mondodelle produzioni televisive sportive

Infront
17/07/2023
2 min read


C'è poca diversità di genere nel settore della produzione televisiva sportiva: quasi nessuna commentatrice donna in tutti gli sport e pochissime in posizioni come quella di Gudrun Wanek. Gudrun dirige dal 2012, dopo aver iniziato come operatore di replay nel 2004. È anche mentore della HBS Broadcast Academy. Questo articolo illustra come il suo punto di vista femminile nella trasmissione influenzi il modo in cui lo sport e gli atleti vengono mostrati in TV.

“Il ruolo del regista televisivo è essenzialmente assicurarsi che gli spettatori della  trasmissione vivano appieno ogni aspetto dell'evento in corso", dice Gudrun. "Di solito lavoro in un OB-Van (Outside Broadcasting Van) davanti a una parete di monitor con tutti i flussi disponibili: telecamere, slow-motion, output replay, grafica televisiva, inquadrature picture-in-picture per i replay e così via. Sono davanti a un mixer video in cui ogni pulsante corrisponde a un flusso diverso.”

Pensando alle differenze fra sport maschili e femminili, mi viene in mente il modo in cui le atlete vengono presentate nei media e dai fan. Mi sembra chiaro che alcuni fotografi, giornalisti e registi sportivi inquadrino più spesso le giocatrici che ritengono più attraenti di altre o indugiano sulle loro caratteristiche fisiche. “Questo è un tema che sottolineo sempre ai miei cameramen,” dice Gudrun. “Parlo con loro di alcuni schemi di riscaldamento o esercizi potenzialmente eseguiti dalle squadre, che, se ripresi in TV, finirebbero per enfatizzare alcune parti del corpo delle atlete, così accade del resto anche in particolari momenti durante le partite.”

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La questione non riguarda solo le atlete, ma anche il pubblico degli eventi sportivi. "Se si fanno inquadrature del pubblico o si chiede ai cameramen di inquadrare qualche spettatore, di solito scelgono sempre la donna più perfetta e attraente che riescono a trovare", dice Gudrun, aggiungendo anche che la FIFA ha incluso nelle proprie linee guida per la produzione la necessità di evitare questo tipo di scelte.

Esiste poca diversità di genere nel campo della produzione televisiva dello sport. Sono presenti poche giornaliste nei vari sport e pochissime registe. Gudrun non crede che le donne non siano interessate a questi ruoli, ma che semplicemente non la considerino nemmeno un’opzione, quando scelgono i propri percorsi professionali. In fondo, molti già non sanno in generale come funziona il mondo della produzione TV dello sport, quindi quanto spesso le ragazze vedono donne che ricoprono questi ruoli che potrebbero ispirarle a pensare “lo potrei fare anch’io”?

Questo articolo è stato redatto dalla giornalista EHF Courtney Gahan al Women's EHF Euro 2022. La versione completa è a questo link.


La HBS Broadcast Academy offre alle donne e ai gruppi sottorappresentati l'opportunità di sviluppare le proprie competenze nel settore delle trasmissioni sportive. Per saperne di più