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Come i migliori marchi stanno usando il fitness aziendale per vincere la guerra per i talenti

Fungai Alexander Mapondera
19/03/2018
3 min read

Usata per la prima volta da Steven Hankin di McKinsey nel 1977, l'espressione "guerra dei talenti" è diventata sinonimo del mutevole ecosistema di attrazione e mantenimento dei talenti che le aziende devono affrontare. La sfida che le aziende devono affrontare oggi è reale come 30 anni fa, con l'unica differenza che oggi è inasprita da un ambiente di lavoro moderno e complesso in cui le tecnologie si fondono con le aspettative dei dipendenti.

La guerra dei talenti in cifre

Di seguito sono riportate alcune statistiche che testimoniano la realtà della guerra dei talenti di oggi

  • Una sintesi di una proiezione trimestrale McKinsey per il 2020 evidenziava il seguenti dati.
    • Carenza globale di 40 milioni di lavoratori con istruzione universitaria
    • Le economie in via di sviluppo si trovano ad affrontare il problema di 45 milioni di lavoratori con istruzione superiore e formazione professionale in meno
    • Nell'OCSE, fino a 95 milioni di lavoratori hanno competenze insufficienti o nulle per l’occupazione
  • Nell'indicare la formazione del personale come una strategia vincente per affrontare la carenza di talenti, un rapporto di Manpower Group, dopo un'indagine condotta su oltre 42.000 datori di lavoro, ha evidenziato quanto segue:
    • il 40% delle aziende ha difficoltà a ricoprire i ruoli, il livello più alto dal 2007.

I driver della guerra dei talenti

In precedenza sono stati sottolineati i contributi che la tecnologia e le aspettative dei dipendenti stanno dando alle sfide dell'attrazione dei talenti. Tuttavia, intorno alla competizione per aggiudicarsi i talenti ruotano anche e soprattutto altri fattori più sottili, tra cui la demografia e i cambiamenti nel mercato del lavoro.

Per quanto riguarda il primo fattore si nota che, secondo un rapporto di PwC, il gruppo demografico dei millennials è già il più grande e dovrebbe rappresentare il 50% della forza lavoro entro il 2020 e il 75% entro il 2025. D'altra parte c’è il gruppo iGen (generazione Z), le cui coorti rispetto ai millennials hanno iniziato a muoversi lentamente verso il posto di lavoro.

Per quest'ultimo aspetto, la competizione dei talenti, un recente articolo di The Economist ha notato come le aziende produttrici di alta tecnologia li stanno raccogliendo direttamente dalle aule delle migliori università della Ivy League. Ciò ha determinato una carenza dei talenti più ricercati sul mercato e i marchi di punta cominciano a sentire la pressione. Non molto tempo fa l’idea di General Motors in competizione per i talenti con Apple o Google sarebbe stata ridicola. Tuttavia oggi, con l'avvento delle auto a guida autonoma o senza conducente, è diventata realtà.

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Vincere la guerra dei talenti

Per manifestare la propria intenzione di rimanere competitivi sul mercato del lavoro, la maggior parte delle aziende si è concentrata sui benefit per i dipendenti, mettendo salute, fitness e benessere al centro di tutto. In un sondaggio condotto dalla piattaforma di lavoro online Monster, l'88% degli oltre 3500 intervistati ha dichiarato di apprezzare molto i programmi per i dipendenti che riguardano salute, fitness e benessere, anche se solo il 20% vi ha potuto accedere.

I programmi di salute, fitness e benessere che segnano il confine tra vincitori e perdenti sono disponibili in diverse forme e dimensioni. Tra queste figurano accesso alla palestra, cesti di frutta in ufficio, sessioni di freeletics di squadra e attività all'aperto come le corse aziendali.

In Nord America e in Europa, dove è iniziato il trend, le gare di corsa aziendali sono citate come preferite dai dipendenti non solo per i benefici per la salute ottenuti in un'atmosfera divertente e positiva, ma anche per le opportunità di team building che offrono. Uno dei marchi che vede benefici per i suoi dipendenti in questo settore è il club di calcio Borussia Dortmund, il cui CEO Hans-Joachim Watzke ha dichiarato: “Sempre più aziende riconoscono gli effetti positivi dell'attività di gruppo. Sudare insieme unisce le persone."

Per altri marchi di punta come Siemens AG, BP, ecc. si tratta di proporre la gara di corsa aziendale come un'indimenticabile "esperienza per i dipendenti”, dai CEO ai tirocinanti, nella speranza di rimanere al passo con la guerra dei talenti. Ralf Franke, Corporate Medical Director di Siemens AG,incaricato di promuovere il fitness aziendale, ha notato come risultato della competizione tra i reparti un aumento dello spirito di squadra e un’incentivazione della collaborazione e del networking interdipartimentale.

Consultate il case study B2Run (B2Run: la serie di corse aziendali leader del settore) per scoprire come la vostra azienda può trarre vantaggio dalle corse aziendali come parte della vostra strategia globale in materia di salute, fitness e benessere, per vincere e rimanere in testa nella guerra dei talenti. Se volete saperne di più sulla serie di corse aziendali B2Run e su come la vostra azienda può partecipare, compilate il modulo sottostante e sarete contattati da uno dei membri del nostro team.

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