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Out of the box: pianificare l'attivazione di un brand negli esports

Scritto da Francesco Alivia | 17-giu-2021 14.49.57

Dagli orologi di lusso agli energy drink, l'ecosistema esports è uno spazio dove tutti i brand di differenti categorie mercelogiche possono puntare per avere un grande impatto sugli appassionati. 

Non sei sicuro della investire in adv negli esports? Pensi che sia solo per certe tipologie di brand? Beh, ripensaci. 

Prendiamo Gucci. Il marchio di lusso potrebbe non sembrare un abbinamento naturale per la fascia demografica più giovane degli esports. Ma un prodotto come il suo orologio sportivo in edizione limitata e la sua campagna -  legata all'organizzazione esports Fnatic - è stata una delle più accattivanti del 2020. L'orologio Fnatic è andato subito sold-out. 

 

La verità è che i brand di tutti i settori stanno puntando aggressivamente su questo settore, desiderosi di connettersi con il target dei nativi digitali altrimenti difficili da raggiungere. Come possono i brand impostare quindi le loro campagne di attivazione in questo ambiente così dinamico? 

Think out of the box

Costruire una campagna efficace è un compito molto più facile se i brand lavorano a stretto contatto con le parti interessate all’interno del mondo esports, piuttosto che comunicare come fosse una qualsiasi altra campagna. 

Ad esempio DHL non ha semplicemente attivato il suo legame con l'organizzatore di esports ESL come un partner "normale", ma si è letteralmente “unita al gioco”. Il suo corriere in-game EffiBOT ha conquistato il cuore dei giocatori e degli appassionati di Dota 2 come parte di una partnership innovativa e collaborativa che è andata ben oltre l'attivazione standard del marchio. Gli appassionati sono arrivati a cantare il nome dell'azienda agli eventi, dove anche le versioni in carne e ossa del robot e il suo mentore SirActionSlacks si rapportano con i fan.

 

Fiducia e trasparenza sono fondamentali 

La natura immersiva degli esports significa che i brand devono cercare di integrarsi in modo autentico nell'ecosistema degli eSports per sviluppare relazioni significative. 

Nel 2018, Mastercard è diventata il primo sponsor globale di League of Legends eSports, collaborando con Riot Games come global partner di servizi di pagamento per attingere al suo enorme e fedele pubblico e ai milioni di micropagamenti. Lavorando in modo trasparente con gli influencer esports e la community di LoL, con una messaggistica personalizzata e un branding in-game non invadente, l’azienda di carte di credito ha guadagnato la fiducia del pubblico di LoL.

 

Il cielo è il limite

Toyota è un altro esempio lampante di un brand entrato nell'arena degli esports che ha imparato velocemente a sviluppare la propria presenza. Dalla cura di contenuti esclusivi behind-the-scenes come partner per il lancio ufficiale per la Overwatch League nordamericana di Blizzard allo sviluppo della propria offerta di e-motorsport, il percorso di Toyota mostra il potenziale di innovazione e le diverse vie di engagement per i brand che gli esports possono offrire.

Farlo nel modo giusto 

La chiave per un'attivazione di successo di un brand negli esports - che sia con una squadra o un torneo - ruota intorno all'autenticità, ad uno storytelling credibile, alla stretta integrazione con le piattaforme e i contenuti digitali e a chiari KPI e reporting. 

Con la sua comprovata esperienza e il suo track record di attivazioni di successo, i brand possono lavorare con Infront per identificare le giuste properties, capire cosa si può ottenere da una sponsorizzazione esports, sviluppare una strategia efficace, fornire una storia convincente e costruire quel legame di fiducia tanto importante con la community.